Alla Scoperta del Cibo Irlandese - Dott.ssa Vera Tirassa – Biologo Nutrizionista
Vera Tirassa - Biologo Nutrizionista Forlì - Cesena - Calisese
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Alla Scoperta del Cibo Irlandese

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Quale occasione migliore per viaggiare se non il periodo di Pasqua! Abbiamo decisamente preso alla lettera il detto: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” e abbiamo festeggiato Pasqua 2014 in Irlanda con birra e musica celtica live nei bellissimi pub adornati di legno scuro. Insomma, una pasqua fuori dalla tradizione!

L’Irlanda è una bellissima isola che offre, oltre a panorami selvaggi, l’ospitalità genuina di bella gente. Un must per gli amanti della natura e del viaggiare liberi, senza itinerari obbligati e orari da rispettare. Infatti, l’isola non è solo il paese del copyright, della Guinness, dell’alto tasso di immigrazione, della pioggerellina incessante, del lavoro facile e dei voli low-cost, l’Irlanda è soprattutto un paese di antiche tradizioni, ruderi millenari, di leggende e di persone molto più simili agli europei del sud che a quelli del nord.

Il viaggio l’abbiamo organizzato all’utlimo: abbiamo trovato un’agenzia di viaggio che offriva un percorso turistico molto interessante ad un prezzo accessibile. Infatti, dopo qualche giorno a Dublino siamo partiti per Galway in bus. Percorso veloce e gradevole. Galway è un’affascinante città di porto, piena di colori, vita, musica live e intimità: una guida Irlandese doc (si sentiva dal forte accento e dai capelli rossastri) ci ha spiegato le curiosità della città, le storie che si narrano e gli scrittori che ci hanno vissuto.

L’agenzia ha provveduto anche all’alloggio notturno: in Irlanda, come anche in Inghilterra, se volete risparmiare dei bei soldini è raccomandato dormire negli ostelli. A differenza di altri paesi, queste stanze piene di letti a castello sono organizzate benissimo. Normalmente questi ostelli hanno wi-fi libero, computer, spesso colazione compresa (o la offrono per pochi euro), offerte da svago (musica, sala biliardo ecc.)… E poi si conoscono tantissime persone interessanti con cui scambiare opinioni e confrontarsi sull’itinerario di viaggio!

Dopo Galway siamo andati a vedere le maestose scogliere della costa ovest: le Cliffs of Moher…

 

… e successivamente l’area del Connemara, paesaggio fantastico! Effettivamente ti sembra di essere circondato da qualcosa di mistico.

Ovviamente non potevano mancare le Aran Islands. Queste isole hanno una fortissima tradizione rivolta alla conservazione della lingua Irlandese. La maggior parte delle insegne dei negozi e nomi sono scritti in Gaelico. Effettivamente l’irlandese è più difficile da capire rispetto all’inglese classico per via dell’accento marcato, figuriamoci il gaelico! Più volte sono stata scambiata per un’irlandese per via dal rosso dei miei capelli esaltato ancora di più dal verde smeraldo dell’erba e dalla pietra color carbone, e ovviamente dovevo pregarli di parlare più lentamente sennò non capivo un’acca (eppure con l’inglese me la cavo benone!).

 

 

Sull’isola si possono anche noleggiare biciclette, cosa migliore da fare per godersi il panorama e immergersi nelle bellezze circostanti. Molto impressionate è la “worm hole”, una piscina naturale di forma rettangolare dove le acque entrano ed escono con il riflusso della marea.

Dopo la nostra esperienza nel ovest dell’Irlanda siamo tornati all’est dell’isola per noleggiare una macchina e continuare il nostro viaggio in modo più indipendente. Con la macchina abbiamo raggiunto posti in piena natura come la contea Wicklow (sud di Dublino) e successivamente abbiamo raggiunto il sito archeologico Newgrange (nord di Dublino), è uno dei migliori esempi (in Irlanda e in Europa occidentale) di un tipo di monumento neolitico conosciuto dagli archeologi come “tomba a passaggio” e risale a 3200 a.C. ; ciò lo rende anteriore di 600 anni alle piramidi egiziane di Giza e 1.000 anni più antico del sito inglese di Stonehenge.

 

Come potete leggere su questo sito, “ItalianiDublino“, il costo della vita è in media più elevato nella capitale irlandese rispetto Roma (in particolare per quanto riguarda i prodotti alimentari, i prezzi dei quali sono in media il 21% più alti in Irlanda). Infatti, mangiando nei ristoranti ci siamo accorti che effettivamente spendevamo decisamente di più che in Italia. Non abbiamo trovato street food lungo le strade perché effettivamente fa anche abbastanza freddo per stare fuori a mangiare. Però la mancanza di street food non si sente perché esistono tantissimi ristoranti take away sopratutto orientali (indiani) che vendono dei cibi buonissimi, speziati e sopratutto originali.

La scelta di verdura è abbastanza limitata e si concentra sopratutto sulle Bressicacee e Cucurbitacee (Cavoli, Verze, Broccoli). Vengono consumate anche tante carote, cipolle e insalata. Spesso con il primo portano anche un piattino (minuscolo) di verdure cotte al vapore (miglior metodo per mantenere la proprietà nutrizionali) però dopo una settimana di vacanza in Irlanda iniziavo già a sentire mancanza di verdure a causa della scarsa scelta e le porzioni piccolissime. La maggior parte dei piatti Irlandesi non contiene erbe aromatiche e spezie, ma solamente sale e pepe. Qualche volta utilizzano germogli per dare più colore al piatto.

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Le patate sono un ingrediente onnipresente nella cucina Irlandese. Introdotte in Irlanda alla fine del 1500, sono diventate nel corso degli anni l’alimento principale della popolazione dell’isola, addirittura più importanti dei latticini e dei prodotti caseari.
Ma verso il 1845 questa dipendenza dalla coltivazione delle patate si rivelò una catastrofe per gli Irlandesi. Si diffuse infatti un fungo che colpiva le patate rendendole inutilizzabili. Nel giro di soli due anni, i due terzi del raccolto andarono distrutti. Iniziarono così i tristi anni delle Great Famine, la Grande Carestia, che uccise più di un milione di persone e spinse più di due milioni di Irlandesi a lasciare il Paese per emigrare all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. Non appena il fungo fu debellato, le patate tornarono ad essere l’alimento principale delle dieta Irlandese.

Takeaway Fish and Chips

La cucina Irlandese assomiglia tanto a quella Inglese, infatti di colazione troverete facilmente il “Full Irish Breakfast” che assomiglia tanto all’ “English Breakfast” (che va bene mangiare una volta ogni tanto perché è un piatto ipercalorico, grasso e ricco di colesterolo e sale). Una precisazione è però d’obbligo: gli Irlandesi non fanno colazione così tutti i giorni! Di solito la Full Irish breakfast è la colazione della domenica o delle festività, in realtà molti di loro si limitano ad una tazza di tè o caffè accompagnata da pane tostato, burro (ne vanno matti) e marmellata o cereali.londra-english-breakfast

Un’altra colazione molto diffusa è il porridge (avena cotta in acqua o latte) con frutta fresca e secca e/o cioccolato. Anche il pane e i dolci hanno un ruolo importante nella cultura culinaria Irlandese.

 

Un altro piatto tipico inglese che si trova in Irlanda sono le “fish and chips” servito con varie salse. Effettivamente la dieta Irlandese è abbastanza calorica e carnivora: potrete gustare una grande varietà di pesce fresco e di crostacei, delle ottime ostriche e dell’eccellente salmone. Per quanto riguarda la carne invece, i verdi pascoli Irlandesi offrono degli ottimi tagli di ovini, suini e bovini. Infatti, troviamo tanti piatti tipici fatti con carne (stufati) e pesce impanato e fritto.

 

Chi non è abituato a mangiare tutta questa quantità di carne e fritto potrebbe sentirsi presto appesantito, anche perché le porzioni sono generalmente molto abbondanti. Infatti, con Marco facevamo spesso a metà per non appesantirci troppo (e riuscivamo a saziarci alla grande!). Ovviamente il consumo di birra non migliora la situazione però come si fa ad andare in Irlanda e non bere qualche buon bicchiere di birra irlandese?

Ecco qualche accorgimento sul consumo alcolico:

  • La birra classica da supermercato contiene il 93% di acqua (rispetto agli altri alcolici il contenuto di acqua compensa gli effetti disidratanti dell’alcool), 3.4% alcol, 3% carboidrati, 0% grassi, 175mg di potassio, 5mg di calcio, 140mg di fosforo, 48mg di magnesio, 6mg di silicio, 0.15mg di vitamina B2, 4.5mg di vitamina B3, 0.24mg di vitamina B5, 0.14mg di vitamina B6, 3mcg di vitamina H, 57 mcg di vitamina B9, 0.8mcg di vitamina B12 (ovviamente questi valori cambiano un po’ nelle diverse tipologie di birre)
  • L’alcol non è amico della linea (senza contare che un consumo eccessivo rappresenta un pericolo per la salute!). Infatti, 1 gr d’alcol contiene circa 7 Kcal.
  • Il valore calorico della birra è principalmente da ricondurre all’apporto energetico derivante dal suo contenuto in alcool. I valori medi si aggirano intorno alle 34 kcal per 100 g di prodotto. Le birre più “robuste” fanno invece salire il contenuto in calorie fino a circa 60 kcal per 100 g di prodotto. Cliccate su questo link per calcolare quante calorie bevi con un bicchiere.
  • La birra contiene carboidrati (maltosio) che stimolano la produzione di insulina nel pancreas, che a sua volta contribuisce all’accumulo di grassi attorno alla vita a lungo andare per questo non esagerate con il consumo
  • Le linee guida raccomandano per le donne massimo 2 , per l’uomo massimo 3 e per le persone anziane massimo 1 bicchiere piccolo (125 ml) di vino a media gradazione, lattina o bottiglia di birra (330 ml) di media gradazione o in una dose da bar (40 ml) di superalcolico.

 

A Dublin siamo andati a vedere anche la fabbrica della Guinness che è fatta veramente bene. L’entrata costa (10-15 Euro circa) però ti danno un guida audio che spiega la storia e tutte le fasi della produzione della birra e in fine ti offrono una pinta di Guinness che si può degustare con la vista su Dublin!

Qui vorrei sfatare il mito che la Guinness in Irlanda è più buona che in Italia: non cambia la qualità, ma la freschezza e capacità del barista di spillare la birra. La Guinness spillata bene necessita tempo e diversi passaggi di riempimento del bicchiere e riposo per ottenere il giusto corpo. Una corretta spillatura è importante per evitare di ottenere una bolla fine e una consistenz cremosa tipica di questa Stout e permette inoltre la formazione del cappello di schiuma che protegge il sapore della birra fino all’ultimo sorso.

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Nei pub irlandesi (STUPENDI) normalmente non si mangia. Se proprio ti sale la fame puoi comprare delle patatine o noccioline. Noi ci siamo cascati spesso, infatti ci siamo ritrovati con la voglia di andare in un pub con musica anche se poi ogni volta doveva uscire per trovare qualcosa che riempisse la pancia.mg_5460-copia

Effettivamente gli irlandesi hanno dei orari dei pasti simili a noi altoatesini: colazione presto, pranzo alle 12-13 e cena massimo alle 19. Se volete mangiare nei ristoranti è necessario arrivare prima delle 21, perché la cucina chiude presto. Questa tradizione è legata ovviamente ai giorni più brevi. Nonostante questo, la continua pioggia e le basse temperature, la gente è stupenda! Gente simpatica, genuina e sempre pronta a consumare una Guinness inseme.

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